Il 15 marzo 2023 rappresenta una svolta significativa verso un futuro improntato alla sostenibilità e all’efficienza energetica con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della Direttiva UE sulle “case green”.
Questa misura, inclusa nel pacchetto di riforme Fit for 55 proposto dalla Commissione europea, mira a potenziare le prestazioni energetiche degli edifici nell’Unione Europea, riducendo le emissioni nocive e promuovendo il passaggio a fonti energetiche più pulite e sostenibili.

Obiettivo e Impatto della Direttiva “Casa Green”
Il fulcro principale della direttiva “casa green” è la riduzione del 55% delle emissioni nocive entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, con l’ulteriore obiettivo di eliminare completamente le emissioni entro il 2050. Questo ambizioso obiettivo sarà realizzato tramite una serie di misure e interventi mirati a potenziare l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa.
Tra le disposizioni principali della direttiva, si stabilisce che tutti i nuovi edifici, a partire dal 2028, debbano essere a emissioni zero, mentre quelli esistenti debbano essere ristrutturati per raggiungere almeno, entro il 2030, la classe energetica E e la classe D entro il 2033. Inoltre, è previsto entro il 2035 il divieto dell’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento, accompagnato dalla cessazione entro il 2024 dei finanziamenti per l’installazione di caldaie a combustibili fossili.
Secondo Kadri Simson, Commissaria per l’Energia dell’UE, gli edifici costituiscono il settore più energivoro in Europa, con consumi pari al 40% dell’energia totale e con emissioni di gas serra pari al 36% delle emissioni totali. È quindi fondamentale intervenire per diminuire il fabbisogno energetico degli edifici, riducendo i consumi e le emissioni di CO2, al fine di contrastare il cambiamento climatico.
Interventi e Deroghe Previsti
Per raggiungere gli obiettivi della direttiva “casa green”, sono previsti una serie di interventi e misure, tra cui l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, l’installazione di nuove caldaie ad alta efficienza, la sostituzione degli infissi e l’applicazione del cappotto termico per ridurre le dispersioni di calore.
Tuttavia, è importante precisare che dalle disposizioni della direttiva sono escluse alcune categorie di edifici, come i palazzi storici, le residenze vacanza, gli edifici di culto e le strutture temporanee.
È fondamentale valutare attentamente quali tipologie di immobili possono beneficiare degli interventi previsti dalla direttiva e quali potrebbero essere esentati.
Ruolo degli Stati Membri e Pianificazione Nazionale
Sul piano operativo, spetta agli Stati membri definire le esenzioni dalla norma e adottare le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Ciò implica la creazione di programmi nazionali di riqualificazione che contemplino agevolazioni fiscali, finanziamenti vantaggiosi, premi per le trasformazioni sostanziali e assistenza per le famiglie in situazioni di vulnerabilità.
È importante che i piani nazionali siano realistici e tengano conto delle specificità di ciascun Paese, garantendo al contempo un’efficace riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive. In questa prospettiva, le politiche di sostegno fiscale giocano un ruolo fondamentale nel favorire il passaggio a edifici che rispettano criteri elevati di sostenibilità energetica e ambientale.
Sfide e Opportunità per il Settore Edilizio
La transizione verso un parco edilizio più sostenibile ed efficiente rappresenta una sfida significativa per il settore edilizio, ma offre anche importanti opportunità di crescita e di innovazione. Le imprese del settore dovranno adattarsi ai nuovi standard e sviluppare competenze specializzate nella progettazione e realizzazione di edifici a basso impatto ambientale.
L’adozione della direttiva “casa green” potrebbe anche stimolare l’industria delle energie rinnovabili e dei materiali eco-sostenibili, aprendo nuovi mercati e incoraggiando investimenti in tecnologie innovative. Inoltre, la ristrutturazione energetica degli edifici esistenti potrebbe generare un significativo impatto economico e occupazionale, creando opportunità di lavoro nel settore delle costruzioni e dei servizi energetici.
Conclusioni
La direttiva europea sulle “case green” rappresenta un’opportunità senza precedenti per promuovere l’efficienza energetica degli edifici e ridurre le emissioni nocive in tutta l’Unione Europea. Con un approccio olistico che coinvolge sia gli Stati membri che il settore privato, è possibile realizzare una transizione verso un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
In questo contesto, soluzioni innovative come quelle proposte da EcoSmartBuilding giocano un ruolo fondamentale nel supportare la riqualificazione energetica degli edifici e nell’accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Con un impegno comune e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, possiamo costruire un futuro migliore per le generazioni presenti e future.