Il rifacimento tetti è una delle attività più frequenti sugli edifici esistenti.
Il tetto dopo le fondazioni è una delle parti più importanti di un edificio. La sua funzione protettiva dell’involucro edilizio è infatti essenziale per garantire la durabilità della costruzione.
Il tetto può essere realizzato in vari materiali e con varie stratigrafie, le parti che lo compongono sono:
Per quanto riguarda la struttura le soluzioni possono essere molteplici, le più in uso sono:
Struttura in latero cemento:
È quella più diffusa a partire dagli anni 60 fino ai giorni nostri, si compone di un struttura primaria in travi di calcestruzzo armato ed una struttura secondaria in travetti armati prefabbricati composti da un fondello in laterizio ed un traliccio in acciaio saldati tra di loro con un getto in calcestruzzo. I travetti vengono collegati alla struttura primaria mediante inglobamento nei getti in calcestruzzo, negli interspazi tra i travetti vengono inseriti elementi di tamponamento in laterizio ed infine al di sopra di tutta la struttura viene realizzata un cappa collaborante in cemento armato con rete in acciaio.
struttura in calcestruzzo armato:
Non è altro che una struttura monolitica costituta da travi principali e solaio di tamponamento in calcestruzzo armato gettato in opera. Una soluzione sicuramente molto efficiente dal punto di vista della resistenza alle forze sismiche, ma consigliabile solo per nuove costruzioni a causa del notevole peso che và a gravare sulle strutture verticali
Struttura in legno:
È quella più antica ma tuttora molto in uso, ed è preferita da chi desidera un ambiente più accogliente e più confortevole. Anche il tetto in legno è formato da una struttura primaria in travi di grossa sezione. Nella costruzioni realizzate dagli anni ottanta ad oggi nella maggior parte dei casi le travi principali sono in legno lamellare, composto da strati di legni incollati tra di loro a formare un elemento che strutturalmente ha prestazioni superiori al legno massiccio. Al di sopra della struttura principale vengono poste le travi secondarie, che possono essere in legno massiccio o lamellare, fissate alle primarie con apposite viti e ferramenta di collegamento. Infine viene realizzato un tavolato di tamponamento con perline incastrate a maschio e femmina.
La coibentazione è molto importante per garantire un ambiente confortevole anche ni locali a contatto con la copertura. Il pacchetto isolante normalmente viene realizzato con materiali sintetici (pannelli in polistirene o poliuretano) o con materiali fibrosi (pannelli in fibra di legno o in fibra minerale).
Nei tetti in legno sono sicuramente preferibili i materiali fibrosi perché consentono una maggiore traspirabilità del pacchetto di copertura che evita la formazione di condense interstiziali e quindi mantiene la struttura sempre in condizioni igrometriche ottimali.
Fondamentale è lo studio della stratigrafia con l’inserimento di freni o barriere al vapore tra l’estradosso della struttura del tetto ed il pacchetto isolante e di teli a tenuta d’aria ed acqua, al di sopra del pacchetto isolante in modo da preservare la coibentazione sempre in condizioni ottimali.
Al di sopra della coibentazione, al fine di mantenere il pacchetto isolante sempre asciutto ed al fine di evitare il surriscaldamento degli ambienti viene realizzata un’intercapedine ventilata con ingresso dell’aria esterna sulla linea di gronda ed uscita sul linea di colmo della copertura. L’intercapedine viene resa inaccessibile da insetti con delle apposite griglie di chiusura.
Le lattonerie (scossaline – velette – canali – pluviali ecc.) completano la funzione di tenuta e di allontanamento delle acque meteoriche dal tetto. la loro progettazione ed installazione è molto importante per garantire un risultato efficiente e duraturo nel tempo. Le soluzioni più in uso sono:
Il manto di copertura è praticamente la “pelle” del tetto ed ha la funzione di prima protezione del pacchetto di copertura (impermeabilizzazione – struttura e coibentazione) dall’esposizione agli eventi atmosferici.
Il manto di copertura può essere realizzato con i seguenti materiali in base all’estetica che si vuole conferire all’edificio:
Hanno un effetto naturale, più adatto in contesti storici ed una resistenza meccanica non molto elevata pertanto sono più soggetti a danneggiamento in caso di interventi in copertura.
Hanno una elevata resistenza meccanica, sono disponibili in varie colorazioni in tinte unite anche con tonalità adatte a costruzioni moderne o in varie gradazioni di colore nelle tinte tenui, con variazioni cromatiche che rendono più facile l’inserimento della copertura anche in contesti in cui l’aspetto paesaggistico è determinante.
In rame, o pre-verniciata in acciaio zincato, alluminio o zinco titanio. Soluzione che garantisce una perfetta tenuta all’acqua anche con basse pendenze e rende l’edificio sicuramente più moderno.
Bitumionose, o in lega di poliolefine o in PVC, particolarmente adatte per i tetti piani, al di sopra dei quali può essere realizzata un pavimentazione o uno strato protettivo in ghiaia.
Un ceck-up periodico della copertura è essenziale per rilevare eventuali anomalie e per prevenire deterioramenti che nel tempo possono comportare costosi interventi. Le opere di risanamento e/o di riqualificazione energetica delle coperture vanno progettate e programmate con cura per garantire il massimo risultato e la massima velocità degli interventi.
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